Tu non diventerai un altro, sarai quello che sei sempre stato: con i tuoi dubbi, l’eterna scontentezza di te stesso, i vani tentativi di correggerti, le cadute e l’eterna attesa di una felicità che non ti è stata concessa e che per te è inattingibile.
Io credo che la cosa più onorevole per la nostra specie sia rifiutare la programmazione, smetterla di riprodurci, procedere mano nella mano verso l’estinzione, un’ultima mezzanotte in cui fratelli e sorelle rinunciano ad un trattamento iniquo.