Guida alla zona occhi (e procedure per migliorarla)

Blue Phantom

Posted on 28/12/2019, 22:29

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Una delle caratteristiche estetiche facciali più importanti è la zona occhi. Con una zona occhi top si può essere dei 7 anche se si hanno le altre caratteristiche facciali nella media.

Esistono diversi parametri per valutare la zona occhi maschile e cercherò di elencarli in questa guida assieme alle procedure chirurgiche che se ben eseguite possono permettere di migliorarla.

Il latheral canthus o canthal tilt

Caratteristica importante è l’inclinazione dell’angolo esterno dell’occhio (lateral canthus) rispetto a quello interno (medial canthus).
Se il primo è più alto del secondo questo sarà denominato positivo, se più basso negativo e se di altezza pressoché pari invece neutro.
Idealmente dovrebbe essere positivo, ma averlo neutro non è un difetto. Se negativo, si può procedere chirurgicamente a correggerlo come vedremo in seguito.

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Il medial canthus o inner canthus

Il medial canthus è l’angolo interno dell’occhio e viene denominato positivo se verge verso l’alto e negativo se verge verso il basso.
Idealmente, deve essere negativo e possibilmente allungato. La sua inclinazione non è correlata a quella del lateral canthus, come potete vedere nell’esempio fotografico sottostante e non è modificabile con le attuali procedure chirurgiche.

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L’esposizione della sclera

Idealmente la sclera (la parte bianca dell’occhio) sotto l’iride non dovrebbe essere visibile poiché coperta dalla palpebra inferiore, come potete vedere nel sottostante morph. Questo difetto può essere corretto chirurgicamente in più modi, come vedremo in seguito.

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L’altezza dell’arcata sopraccigliare e l’esposizione delle palpebre

Grosso difetto su un uomo è l’esposizione delle palpebre, dovuta ad un’arcata sopraccigliare alta e poco pronunciata.
Idealmente, infatti, un’arcata sopraccigliare bassa con scarsa esposizione delle palpebre garantisce uno sguardo più dominante, i cosiddetti “Hunter eyes”. Per quanto la chirurgia si stia muovendo in questo verso, i risultati difficilmente però sono comparabili a quelli naturali, come vedremo in seguito.

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La lunghezza delle palpebre

Gli occhi lunghi sono sempre ritenuti più attraenti. La chirurgia può migliorare leggermente anche la lunghezza, come vedremo in seguito.

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Il colore degli occhi

Gli chiari mettono in risalto lo sguardo e possono dare anche un punto di bonus nella valutazione estetica. Possiamo vedere un lampante esempio di come diano un bonus nel sottostante morph di Ian Somerhalder, così come negli altri presenti in questo video. Per quanto esistano ufficialmente e clandestinamente ben tre tecniche per cambiare colore degli occhi, di queste nessuna garantisce risultati buoni, volete per estetica o per sicurezza, come vedremo in seguito.

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Le ciglia

Altra caratterista da menzionare sono le ciglia, che devono essere lunghe e scure per incorniciare l’occhio e dare l’impressione di allungarlo nella sua parte esterna. In caso di ciglia poco folte esistono il trapianto o il semplice trucco.

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Parliamo ora di come migliorare la zona occhi con la chirurgia.
Ho scelto di parlarne separatamente per una ragione sostanziale, ovvero che molti di questi difetti è preferibile risolverli con operazioni congiunte che, oltre ad eliminare il difetto, possano migliorare a 360 gradi la zona occhi.
Per quanto, ad esempio, si possa eliminare il solo scleral show o correggere il solo canthal tilt negativo, rispettivamente con tarsal strip e cantoplastica, è più consigliabile come operazione la drill canthoplexy. Questa operazione infatti garantisce maggiori vantaggi estetici poiché, tirando direttamente il muscolo e saldandolo alla tempia con un trapano, in una sola operazione si può migliorare il canthal tilt, eliminare lo scleral show ed allungare gli occhi.

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In molti casi, per risolvere il problema dello scleral show, causato spesso anche da uno scarso supporto osseo sub orbitale, e in generale per rendere gli occhi più “chiusi”, si può ricorrere anche all’uso di impianti sub orbitali o infraorbitali, come nel sottostante caso.

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Per le arcate sopraccigliari, esistono apposite protesi note come brow ridge impant. I risultati però, come accennato prima, non sono comparabili a quelli naturali.

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Per quanto riguarda il colore, esistono tre tecniche delle quali però non consiglio appieno nessuna.

Laser - Il laser brucia il pigmento che, passando nella camera anteriore, rivela il colore sottostante al marrone. Esistono diverse cliniche in Spagna, Turchia, Messico, Argentina e Cile.
È la tecnica che conferisce i risultati più naturali, ma allo stesso tempo più incerti. Statisticamente, infatti, sono pochissimi gli occhi trattati che diventano davvero azzurri. La maggior parte diventano di uno scuro grigio grafite che non da alcun bonus estetico e che in alcuni casi da un malus, essendo opaco e spesso pieno di detriti.

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Lenti intraoculari - Esistono ormai da anni le lenti intraoculari, lenti che vengono utilizzate per finalità mediche in persone con difetti congeniti dell’iride come coloboma o anidria.
In alcune cliniche in India, Egitto e Turchia gestite da BrightOcular e a Panama gestite da NewIris che da qualche anno le stanno impiantando anche su pazienti sani per scopi estetici.
Esteticamente i risultati sono belli, tuttavia queste lenti possono causare a lungo termine problemi. Aumentano infatti molto la pressione intraoculare e questo può portare a glaucoma o scompenso della cornea. Di solito infatti i pazienti sono costretti a toglierle dopo 2-3 anni, non di rado senza subire danni.

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Keratopigmentazione - Con la kp si tatua letteralmente la cornea, ricreando l’effetto di una lente a contatto permanente. Esistono principalmente due chirurghi, in Francia e Spagna.
È una tecnica abbastanza sicura ma i risultati sono molto innaturali, meno di quelli delle lenti a contatto usa e getta. Infatti, il colore non è piatto sull’iride ma curvo sulla cornea e questo vedendo il risultato non frontalmente si nota molto. Inoltre, il colore è innaturalmente omogeneo e la pupilla viene lasciata larga.

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